È vero che il miele scaldato perde le sue proprietà benefiche?

Barattolino di Miele di Montagna Gustoemilia, fetta biscottata e latte - il miele scaldato perde le sue proprietà benefiche - Blog di Gustoemilia
II  miele viene utilizzato spesso come sostituto dello zucchero per dolcificare le bevande calde come latte, tè e tisane. Ma sono in pochi a sapere che il miele scaldato perde molte delle sue proprietà nutritive.

 

Il miele è stato il primo dolcificante utilizzato dagli esseri umani. Ricco di proprietà, è una fonte inestimabile di sostanze nutritive per il nostro organismo. Tuttavia, ci sono alcune accortezze da tenere a mente per consumarlo nel modo più adeguato.

Cosa accade quando il miele viene scaldato?

Il miele viene considerato come un vero superfood perché ricco di proprietà e nutrienti estremamente utili per il nostro organismo. Questo prodotto totalmente naturale è infatti composta da antiossidanti, minerali, aminoacidi ed enzimi.
Sono particolarmente note a tutti le sue proprietà antibatteriche e antibiotiche. Non è un caso se viene utilizzato come rimedio naturale per lenire il mal di gola e la tosse.
Anche le numerose ricerche scientifiche a riguardo hanno confermato la presenza di tutte queste proprietà, già note fin dall’antichità.
Il miele però è tanto ricco quanto delicato. Infatti, se sottoposto a specifiche condizioni, perde quelle caratteristiche che lo rendono unico. Il nemico principale del miele è proprio il calore. Quando viene scaldato ad una temperatura superiore ai 40° il miele perde buona parte dei suoi nutrienti, e quindi delle sue proprietà. La cottura o l’utilizzo come dolcificante di liquidi bollenti ne provoca importanti alterazioni. Oltre a perdere vitamine, minerali ed antiossidanti, la degradazione degli zuccheri dovuta al caldo produce una nuova sostanza: la idrossimetilfurfurale.
Va subito chiarito però che il miele scaldato non nuoce assolutamente alla salute, ma perde le caratteristiche che lo rendono un superfood. Insomma, non fa male ma nemmeno bene come si pensa.
Il miele scaldato subisce delle alterazioni anche per quanto riguarda l’aroma, ma senza perde il suo potere dolcificante.
Questo significa che può essere utilizzato in cucina senza alcun problema, anche per la preparazione dei dolci che richiedono la cottura.

Cos’è la pastorizzazione e in che modo influenza gli effetti benefici del miele?

Se si vuole consumare del buon miele ricco di tutti i suoi nutrienti, non è sufficiente evitare di sottoporre il prodotto a temperature elevate. Infatti se si acquista miele pastorizzato, ogni accortezza sarà vana.
La pastorizzazione è il processo attraverso il quale il miele viene portato ad una temperatura di circa 78° per pochi istanti per poi essere immediatamente raffreddato. Si tratta di una temperatura ben al di sopra dei 40° individuati dalla scienza come temperatura limite. In linea generale il classico miele venduto nei supermercati è sottoposto a tale trattamento. L’obiettivo non è solo quello di eliminare eventuali batteri, ma anche e soprattutto quello di bloccare il processo naturale di solidificazione o cristallizzazione. La cristallizzazione del miele è dovuta agli zuccheri che, con il passare del tempo e in maniera del tutto naturale, tendono a solidificarsi. Bloccando questo processo il miele resta allo stato liquido; oltre ad essere  più apprezzato, è anche più facilmente utilizzabile in cucina.
Il miele pastorizzato è quindi privo, già al momento dell’acquisto, delle sue proprietà benefiche.
La cristallizzazione oltre a essere sinonimo di qualità, è anche la conferma della presenza di tutte le proprietà nutritive originarie. Saper individuare e distinguere il miele non pastorizzato da quello pastorizzato è essenziale per acquistare un prodotto che sia davvero ricco dei principi nutritivi che ci si aspetta. Basterà controllare l’etichetta e ricercare la dicitura ‘miele non sottoposto a trattamenti termici per essere certi che si sta acquistando un prodotto non sottoposto a questo processo.

Come va consumato il miele per sfruttare tutte le sue proprietà?

Anche la scienza ha confermato gli effetti benefici del miele crudo quando assunto in piccole dosi giornaliere. Dopo essersi accertati, quindi, di aver acquistato del miele non pastorizzato si possono sperimentare diversi utilizzi che permettono di godere appieno di tutte le proprietà nutritive ed organolettiche di questo naturale superfood.
Il miele mantiene le sue proprietà anche se aumenta la sua temperatura: l’importante è non superare la soglia dei 40°.  Per questo motivo può essere tranquillamente sciolto dentro una tazza di tè o latte purché siano tiepidi o freddi, e non bollenti.
Il miele crudo può essere spalmato su una fetta di pane fresco, una fetta biscottata o su un biscotto. Ottime combinazioni per una ricca colazione, ma anche per una merenda o per un dessert semplice e veloce. Anche se si segue un regime alimentare ipocalorico, un po’ di miele crudo a fine pasto è consigliato perché aiuta a smorzare la fame. Un’altra combinazione semplice ma invitante è unire un cucchiaio di miele crudo allo yogurt bianco ed altri ingredienti a piacimento.
Per godere dei benefici del miele ogni combinazione in cucina è ottima: l’importante è consumarlo crudo o con bevande tiepide e in dosi non eccessive. 

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